TORRE PIEZOMETRICA, TREZZANO S/N / Drytech ha risanato la torre piezometrica dell’impianto Vetropack di Corsico con iniezioni di resina impermeabilizzante effettuate dall’esterno, senza dover svuotare la botte.
La riserva idrica antincendio è stata così garantita agli impianti industriali a ciclo continuo anche durante l’intervento di risanamento. Quindi l’azienda non ha dovuto noleggiare un’autocisterna per i vigili del fuoco.
A differenza dei tradizionali risanamenti realizzati dall’interno, con il sistema Drytech non solo si evita lo svuotamento dei serbatoi, ma non è più necessario calarsi nelle botti, con tutte le relative implicazioni logistiche e di sicurezza.
Per l’intervento presso l’impianto milanese, i tecnici Drytech hanno sfruttato un ponteggio già allestito da un’impresa per interventi di ripristino della superficie esterna della torre, sulla quale l’usura del tempo e degli elementi aveva prodotto i primi affioramenti dei ferri di armatura.
Normalmente, però, il Sistema di Risanamento Drytech consente e prevede il più pratico utilizzo di piattaforme aeree, con un conseguente risparmio sui costi e i tempi di allestimento dell’impalcatura.
Poter effettuare un risanamento evitando riduzioni o fermi della produzione è un tema importante per un gruppo che realizza 4.5 miliardi di contenitori in vetro all’anno con 3'000 dipendenti in 7 Paesi, in impianti attivi 24 ore al giorno.
La Vetropack, tra i principali produttori europei, già negli anni '70 ha iniziato a riciclare il vetro usato in Svizzera e ha fatto della gestione responsabile delle materie prime e della sostenibilità ambientale degli elementi strutturali della propria attività. Tant’è che oggi la quota di vetro riciclato per la produzione di nuovi contenitori in alcuni impianti del Gruppo raggiunge oggi l’85%. La produzione di vetro con materiale riciclato richiede l’utilizzo di meno energia e meno risorse naturali rispetto a una produzione che impieghi materie prime primarie quali sabbia, calce e soda.
Inoltre esistono procedimenti specifici che consentono di rendere il vetro più leggero, a parità di qualità.
Nella versione leggera, una bottiglia per vino da 0,75 litri pesa solo 350 grammi invece di 400, mentre una bottiglia piccola per birra pesa solo 160 grammi, contro i 190 della variante tradizionale. Una riduzione di peso che significa: meno materie prime, minor consumo di energia e materiali, costi di trasporto inferiori, emissioni di CO2 ridotte.